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22/03/2022
Porte aperte a LA BCC in occasione delle Giornate di Primavera del FAI
Palazzo Mortani Giorgi - Santa Sofia
Palazzo Mortani Giorgi - Santa Sofia

Palazzo Mortani Giorgi è una delle location scelte dal FAI Fondo per l’Ambiente Italiano per le Giornate di Primavera che si svolgeranno il 26 e 27 marzo 2022. Si potrà accedere ad una visita guidata al Palazzo, ora sede della nostra Filiale, che con la sua imponente mole domina letteralmente la bella piazza di Santa Sofia.

La finalità delle Giornate FAI di Primavera è quella di permettere alle persone di scoprire e riscoprire moltissimi luoghi del patrimonio paesaggistico e non solo del nostro paese, coinvolgendo tutti i visitatori nella voglia comune di esplorare il proprio territorio e conoscere luoghi eccezionali ai quali solitamente non si ha accesso. I riflettori si accendono su questi luoghi perché siano tutelati, valorizzati e perché se ne possa godere.

Siamo particolarmente onorati che il FAI abbia scelto Palazzo Mortani Giorgi per l’edizione 2022 delle Giornate di Primavera. La nostra BCC è una Banca locale che ha come missione la valorizzazione dei territori in cui è insediata: la promozione di questi territori passa anche dalla tutela del patrimonio artistico e culturale che custodiscono. Per questo abbiamo accolto l’invito ad aprire le porte di questo palazzo storico ora sede della nostra filiale di Santa Sofia.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Palazzo Mortani-Giorgi rappresenta una delle bellezze architettoniche più prestigiose a Santa Sofia. Raccontarne le vicende edilizie e restituire memoria e conoscenza della storia delle famiglie che lo fecero edificare e lo abitarono – i Mortani prima, i Giorgi di seguito – significa ripercorrere letteralmente la storia della cittadina dell’alta vallata del Bidente, le sue trasformazioni dal punto di vista urbanistico, artistico, culturale ed economico. I visitatori avranno l’occasione di visitare le belle sale al piano terreno, dove oggi ha sede la nostra filiale, e gli ambienti al piano nobile che in anni recenti – fra il 2010 e il 2012 – hanno ospitato la Sala consiliare e alcuni uffici amministrativi durante i lavori di manutenzione straordinaria di Palazzo Crisolini-Malatesta, sede del Comune di Santa Sofia.

LE VISITE GUIDATE

Le visite guidate della durata di 30 minuti e riservate ad un massimo di 20 persone sono previste nelle seguenti fasce orarie: 10:00-12:00 e 15:00-17:00 nelle giornate di sabato 26 marzo e domenica 27 marzo 2022. La visita di sabato alle ore 17:00 è riservata ai soli iscritti FAI. Per info e prenotazioni: https://fondoambiente.it

LA STORIA DI PALAZZO MORTANI GIORGI

Esso costituisce – senza dubbio – una delle strutture architettoniche più significative di questo piccolo centro posto alle pendici delle vette dell'Appennino tosco-romagnolo, nonché uno tra i più interessanti esempi di residenza nobiliare dell'intero paese, assieme ai palazzi della famiglia Gentili e dei Pagani-Nefetti che affacciano sulla piazza dell'antico Borgo e al palazzo-castello dei Mortani (oggi Bianchini-Mortani) nell'abitato di Mortano.

Poche, quasi nulle le notizie relative al palazzo e alle sue vicende costruttive nonostante l'importanza che esso rivestì per la cittadina dal punto di vista storico e artistico ma anche urbanistico. La fabbrica venne promossa dai Mortani, nobili locali che la tradizione vuole discendenti del celeberrimo condottiero di fede ghibellina Uguccione della Faggiola. Il 1670 è l'unica data certa a noi disponibile, verosimilmente riferibile alla conclusione dei lavori di costruzione. Le forme attuali risalgono alla fine del XVII secolo ma presentano ampi restauri realizzati nella seconda metà del XVIII secolo e resi necessari a seguito di eventi tellurici di una certa entità, in particolare quelli del 1781 e del 1786. Nella prima metà del XIX secolo il palazzo venne ereditato da Caterina Mortani, primogenita del conte Luigi, andata sposa a Michele Giorgi, esponente di una famiglia santasofiese di notabili e imprenditori. Fu proprio Michele a impiantare, nell'imponente edificio fatto appositamente edificare a lato del palazzo, la prima filanda di Santa Sofia: l'industria serica rappresentò un'attività di grande rilievo per l'economia locale per decenni, fino agli anni Settanta del Novecento. Nel secondo dopoguerra la crisi della produzione della seta grezza determinò il rapido declino della famiglia e il progressivo abbandono del palazzo, fino alla sua vendita avvenuta negli anni Ottanta del Novecento.

Nonostante i restauri e i rifacimenti, il palazzo ha sempre mantenuto un assetto unitario senza mai venire meno alle sue proporzioni e volumetrie assolutamente simmetriche. Il prospetto sulla piazza Matteotti e quello sul parco – il principale, in origine – sono caratterizzati da elementi decorativi che inquadrano le ampie finestre ai diversi livelli: da quelli di ispirazione rinascimentale al piano terreno a quelli tardo-barocchi dei piani sovrastanti. Ricca la decorazione pittorica e plastica degli interni. Il fulcro del palazzo è costituito dall'ampio salone al pianterreno e dal corrispondente al primo piano: quest'ultimo è caratterizzato da quattro nicchie angolari che ospitano altrettante statue in gesso, opere del plasticatore riminese Antonio Trentanove: esse rappresentano l'episodio mitologico del Giudizio di Paride. L'impianto decorativo settecentesco fu commissionato da Luigi Mortani ed eseguito nel 1788. Degna di nota la loggetta al piano terra che conserva una decorazione con rappresentazione di episodi danteschi, riportata alla luce in occasione dei lavori di restauro condotti negli anni Ottanta del Novecento.

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