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Diventare Socio de LA BCC, una tradizione (e valori) da tramandare da padre a figlio... da nonno a nipote... Dal nonno Luigi alla nipote Cheyenne!
Luigi Cicognani, classe 1949 nonno
Cheyenne Giorgi, classe 2000 nipote
“Perché anziché uno smartphone nuovo ho pensato di regalare con la quota di ammissione a Socio di mia nipote? Semplice, lavoro con questa Banca dal 1975, da quando abbiamo iniziato a fare investimenti nell’azienda agricola di famiglia e l’allora Cassa Rurale di Faenza ci ha affiancati nei finanziamenti. Sono Socio dal 1976 e mi fa molto piacere che mia nipote mantenga questa buona tradizione. La nostra famiglia ha da sempre vissuto vicino al mondo dell’associazionismo e della cooperazione, mi sembra naturale che anche i giovani dimostrino attenzione a queste realtà.” Esordisce così Luigi, faentino, classe 1949, quando in filiale accompagna la nipote Cheyenne, neo diplomata per sottoscrivere la domanda di ammissione a Socio.
“E’ un momento importante per me – racconta Cheyenne. – Mi sono appena diplomata a ragioneria e mi sto affacciando al mondo del lavoro. Fra le cose che mi è sembrato opportuno fare c’è stata quella di aprire il conto corrente. Avevo già una carta prepagata con cui gestivo le mie spese e i miei primi risparmi li ho sempre conservati sul librettino. Ho scelto LA BCC perché è “la banca di famiglia”, quindi buone recensioni non mi sono mancate. Ho avuto, inoltre, modo di conoscere i servizi che la banca offre attraverso la scuola, perché abbiamo fatto dei seminari tematici sugli strumenti di pagamento. Così ho pensato anche di chiedere di diventare Socia, per continuare la tradizione di famiglia!”
Quindi vi vedremo insieme alla prossima Assemblea? “Certamente… – continua Luigi – io lascio un testimone di partecipazione attiva! All’Assemblea sono sempre stato presente quando mi è stato possibile e anche se a volte mi sembrava di uscire dalla riunione avendo in testa un po' di confusione con tutti quei numeri…ho sempre imparato qualcosa di nuovo e se c’era qualche punto non chiaro poi andavo in filiale a chiedere spiegazioni. E se non potevo partecipare di persona allora mi preoccupavo di delegare altro Socio al mio posto!”
“Io – continua Cheyenne – vorrei che la banca proponesse tante iniziative per noi giovani, che possano essere occasione di incontro con altri giovani Soci, così come per nonno il pranzo di filiale è sempre stato un pranzo fra amici!”
Articolo tratto dal mensile LA BCC Informa, clicca qui per leggere il giornale