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19/10/2018
Festa della Montagna U.O.E.I.: una passione infinita

Ricca di proposte la 52^ esima edizione della Festa della Montagna U.O.E.I. la manifestazione patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Faenza, che si svolge dal 25 al 27 ottobre nella sala “Zanelli” al centro fieristico di viale Risorgimento, di cui LA BCC ravennate, forlivese e imolese è storico sponsor.
L’iniziativa si svolgerà nell’arco di tre serate, con inizio previsto alle ore 20.45.

Giovedì 25 ottobre
E’ atteso l’alpinista varesino Matteo Della Bordella, che ha aperto nuove vie sulle pareti più remote e difficili del pianeta. Laureato in ingegneria gestionale, 34 anni, ha avuto le prime esperienze in montagna con il padre Fabio. Si è dedicato innanzitutto alle vie classiche di media difficoltà.
Nel 2003 ha ripetuto varie vie di VI grado sulle Alpi, tra cui la Philipp-Flamm sul monte Civetta, la Vinatzer-Messner in Marmolada, la Cassin sul Pizzo Badile e la Bonatti-Ghigo sul Grand Capucin.
Nel 2005 ha salito a vista la via Attraverso il Pesce sulla Marmolada, accompagnato dal padre, nel giorno del suo compleanno. Ha aperto in Wendenstöcke Portami Via in compagnia di Fabio Palma, ripetuta soltanto da Ueli Steck, Simon Anthamatten e Tommy Caldwell.
Dal 2006 è membro dei Ragni di Lecco e due anni dopo del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI). Per due anni consecutivi ha vinto il Premio Cassin per la categoria alpinismo: nel 2008 per la via Coelophysis aperta con Fabio Palma in Wendenstöcke, e nel 2009 per la spedizione in Groenlandia. Ha tracciato vie nuove in Groenlandia, Messico, Wendenstöcke, Svizzera, Baffin, Pakistan. Nel 2015 ha ricevuto il premio “Grignetta d’oro”, per il miglior alpinista italiano sulla base dell’attività svolta nei due anni precedenti e il “Paolo Consiglio” per l’ultima impresa in Patagonia. In marzo è stato eletto presidente dei Ragni di Lecco.
Della Bordella proporrà alla Festa della Montagna, con filmati e foto commentate dal vivo, le sue spedizioni in Patagonia (Torre Egger, Fitz Roy, Cerro Murallon e Cerro Riso Patron) e all’Isola di Baffin.

Venerdì 26 ottobre
Protagonista la campionissima dello sci Deborah Compagnoni. Originaria della Valtellina, nata a Bormio nel 1970, è cresciuta e ha vissuto a Santa Caterina Valfurva. E’ stata la prima atleta ad aver vinto una medaglia d’oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali nella storia dello sci alpino.
Nonostante alcuni gravi infortuni che ne hanno limitato l’attività, è stata la più vittoriosa sciatrice italiana di tutti i tempi. Deborah ha dominato la scena agonistica internazionale.
Ha conquistato la Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1997 ed è stata quarta in classifica generale nello stesso anno e nel 1998. Sempre in Coppa del Mondo è salita 44 volte sul podio: sedici vittorie (13 in gigante, due in supergigante e una in speciale), 15 secondi e 13 terzi posti. Tra le sue imprese va ricordata la striscia di nove vittorie consecutive in slalom gigante nel 1997-1998 (otto in Coppa del Mondo più una ai Mondiali di Sestriere) e il distacco abissale di 3”41 inflitto alla seconda classificata, Alexandra Meissnitzer, nel gigante di Park City del novembre 1997.
Nel suo incredibile palmares, spiccano le 4 medaglie alle Olimpiadi: 3 ori (supergigante ad Albertville 1992; slalom gigante a Lillehammer 1994; slalom gigante a Nagano 1998) e 1 argento (slalom speciale a Nagano 1998) e le 3 medaglie d’oro ai Campionati mondiali: slalom gigante a Sierra Nevada 1996; gigante e slalom speciale a Sestriere 1997. A inizio carriera, aveva conquistato tre medaglie ai Mondiali juniores: 1 oro (gigante a Sälen/Hemsedal 1987) e 2 bronzi (discesa libera a Bad Kleinkirchheim 1986 e a Sälen/Hemsedal 1987).
Numerosi i suoi successi ai Campionati italiani: nel 1989 vinse la medaglia d’oro in tutte e quattro le specialità dello sci alpino moderno. Per i suoi meriti sportivi è entrata a far parte della ristretta cerchia degli atleti della Hall of Fame della FISI.
Deborah Compagnoni parlerà anche delle sue montagne di casa, la sua adorata Santa Caterina Valfurva, sede di gare di Coppa del Mondo da molti anni, in compagnia di rappresentanti della Pro Loco Valfurva, con immagini e filmati.
A Santa Caterina Valfurva Deborah Compagnoni ha promosso “Sciare per la Vita”, associazione onlus per la raccolta fondi a favore della ricerca per le malattie di leucemia.
Deborah assieme al compaesano ed ex discesista azzurro Pietro Vitalini organizza ogni fine stagione invernale una gara che coinvolge olimpionici e campioni dello sport ed è giunta alla XVII edizione per la raccolta di fondi da destinare a sostegno di enti ed associazioni che operano nel settore della ricerca e della cura delle malattie leucemiche.
A completare l’incontro, le immagini spettacolari di Alessandro Gruzza fotografo naturalista che desidera trasmettere la magnificenza del creato attraverso immagini in grado di generare un senso di rispetto e protezione.
La serata è dedicata ai 50 anni dalla fondazione dello Sci Club dell’U.O.E.I. che gode di una ritrovata vitalità grazie ai successi sulle piste dai giovani dello Junior Ski Team.
Fotografo professionista, ha vinto il secondo premio del concorso National Geographic Nature Photographer of the Year 2016 e il suo libro “Sentieri di Luce” si è classificato secondo nella categoria Libri-Natura del concorso International Photography Awards 2014.
Ha realizzato il calendario ufficiale 2014 della Fondazione Dolomiti Unesco. Organizza workshop fotografici sui “Monti Pallidi”, e Faenza porterà in anteprima la sua ultima realizzazione, il libro “La voce delle Dolomiti” un dialogo tra la straordinaria bellezza del paesaggio dolomitico e un fotografo in ascolto dei suoi messaggi preziosi.

Sabato 27 ottobre
Finale dedicato all’avventura e alla fotografia per i 30 anni della pubblicazione “Il Sentiero” dell’UOEI Faenza, sabato 27 ottobre, con Mario Corradini. Buon conoscitore del Trentino, ha spinto la sua attività oltre i monti di “casa” e dell’arco alpino: dalle granitiche pareti degli Alti Tatra in Slovakia agli Alti Tauri in Austria, dalla Sierra Nevada in Spagna, Teide a Tenerife, Fogo a Cabo Verde, Pico nelle Azzorre, al monte Olimpo in Grecia, sul Kilimanjaro in Tanzania e sul Carihuayrazo e sull’Illiniza in Ecuador. Nel 1992 partecipò alla spedizione internazionale al Manaslu (8163 metri), e in Himalaya si reca ogni anno. E’ stato membro e presidente della giuria di diversi Filmfestival Internazionali. È socio accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna). Nel 2011 ha costituito l’associazione Ciao-Namastè per aiutare comunità o persone bisognose ed ha aperto sette scuole in Nepal.
A seguire una anteprima eccezionale con il MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, attraverso l’intervento scientifico di Christian Casarotto, glaciologo, ricercatore e curatore del piano +4  e della mostra temporanea, in corso fino al 23 marzo 2019, intitolata “Ghiacciai” che comunicherà le attrattive del museo che ha antiche origini e dalla apertura nella nuova sede, all’interno dell’area di riqualificazione urbana del Quartiere Le Albere, il 27 luglio 2013, ha avuto un grandissimo successo di pubblico grazie a un continuo sviluppo di iniziative.
 
In chiusura non mancherà uno spazio dedicato ai due eventi sportivi mondiali giovanili che si svolgeranno in Trentino nel mese di febbraio 2019. Dal 15 al 17 toccherà al pattinaggio velocità con la 48esima edizione del Mondiale Juniores a Baselga di Pinè, quindi dal 18 al 27 febbraio sarà la Val di Fassa a ospitare la 38esima edizione dei Mondiali Junior di sci alpino.
 
Durante le tre serate, sarà reso omaggio, attraverso l’esposizione di riproduzioni di quadri con vedute delle Dolomiti, al pittore cadorino Guglielmo Talamini di cui si sta concludendo la doppia mostra al Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore (Belluno) e al Museo civico di Asolo (Treviso), in occasione del centenario della morte, nel 1918 a Faenza, città natale della moglie, la nobildonna Angelina Acquaviva.

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