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11/07/2018
Il punto sulla riforma del Credito Cooperativo, il commento di Secondo Ricci
Secondo Ricci, presidente de LA BCC
Secondo Ricci, presidente de LA BCC

Valorizzare la capacita competitiva delle casse cooperative e rurali, salvaguardandone l'identità mutualistica, perchè questo genere di banca del territorio ha specificità e mission diverse rispetto ai grandi colossi transnazionali. Questo il senso delle richieste dei principali gruppi bancari cooperativi, che chiedono a Governo e Parlamento un confronto aperto sul prosieguo della riforma del settore, già avviata e che dovrebbe vedere la luce tra il 2018 e il 2019.

"Confcooperative, Federcasse, Iccrea Banca, Cassa Centrale Banca, Cassa Centrale Raiffeisen Banca nell’interesse delle BCC, Casse Rurali, Raiffeisenkassen chiedono che il Governo e il Parlamento confermino la linea salvaguardata e valorizzata dalla Riforma che tutela l’identità mutualistica, il ruolo e la capacità competitiva delle BCC, Casse Rurali e Raiffeisenkassen affinché queste possano continuare a essere anche per il futuro protagoniste nel concorrere alla costruzione del bene comune". Sono le dichiarazioni contenute nel comunicato stampa congiunto diffuso a livello nazionale dai principali gruppi bancari cooperativi protagonisti della Riforma.

«Siamo pronti e auspichiamo - continua la nota stampa - un confronto costruttivo con il Governo e il Parlamento Italiano finalizzato a condividere tutti questi obiettivi. Allo stesso tempo ci auguriamo che il Governo possa contribuire - nei confronti del Parlamento Europeo e della Commissione UE - a riequilibrare una produzione normativa e regolamentare in favore di una legislazione realmente proporzionale e adeguata rispetto a banche che hanno dimensioni, complessità e finalità imprenditoriali differenti. È interesse di tutti, e in particolare delle banche affiliate, dei soci, delle imprese e delle comunità territoriali, che la Riforma parta nei tempi attualmente previsti dalla normativa, con l’avvio dei Gruppi Bancari Cooperativi programmato al più tardi per il 1° gennaio 2019».

Anche a livello locale, la BCC ravennate, forlivese e imolese auspica un proseguimento del percorso di Riforma: "Il programma di attuazione della riforma del sistema delle BCC è in dirittura di arrivo: Iccrea Banca, di cui la nostra BCC è socia fin dalla costituzione, ha presentato alla BCE l’istanza di costituzione del Gruppo e si attende il provvedimento di autorizzazione entro la fine di agosto 2018", dichiara Secondo Ricci, presidente LA BCC ravennate, forlivese e imolese.

"Le BCC virtuose conserveranno la loro autonomia e il loro ruolo sul territorio, nelle relazioni con i Soci e con i clienti: la gestione del credito alle imprese e alle famiglie e l’erogazione di tutti i servizi rimarranno quindi in capo alle singole BCC. Essere parte della Capogruppo potrà portare solo benefici in termini di disponibilità di prodotti di Gruppo e maggiore efficacia commerciale - continua il presidente -. Se il percorso di realizzazione della Riforma del sistema bancario cooperativo si interrompesse, il danno per tutte le BCC, per i Soci e per i risparmiatori sarebbe notevole".

"La nostra BCC rimarrebbe una delle prime in Italia e non avrebbe difficoltà a confermare i propri coefficienti patrimoniali e la propria solidità. Verrebbero però meno tutte le possibilità di contenimento dei costi e di realizzazione di sinergie di gruppo che auspichiamo da tempo. Invitiamo, quindi, tutti i soggetti in campo a tenere conto dei nostri valori e della nostra missione e rimaniamo disponibili a valutare eventuali proposte migliorative e non penalizzanti rispetto ad un percorso già avviato e ampiamente condiviso, che sta per essere realizzato".

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